Tutti a Tor Caldara! Oggi ti porto a conoscere uno scrigno di biodiversità e geodiversità sul litorale sud laziale tra Anzio e Lavinio.

Siamo nella Riserva Naturale Regionale di Tor Caldara, un piccolo polmone verde di macchia mediterranea in mezzo alle troppe case costruite durante il boom economico.

Istituita nel 1988, questa riserva naturale era inizialmente di 44 ettari. Poi nel 2022 è stata ampliata con la tenuta della Vignarola fino a raggiungere attualmente circa 100 ettari.

La riserva prende il nome dalla torre che ancora oggi sorge sul mare e che fu eretta nel 1565 da Marcantonio Colonna per avvistare i pirati. Nel tempo, fu utilizzata anche come deposito per conservare lo zolfo estratto nella zona circostante.

Infatti, il nome Tor Caldara deriva da Torre delle Caldane, che sono i recipienti in terracotta utilizzati per l’estrazione dei minerali.

Sicuramente le solfatare sono una delle caratteristiche che rendono più famosa questa riserva. Ma questo piccolo lembo di terra ha anche una grande biodiversità e geodiversità che non va assolutamente sottovalutata.

Puoi goderti del tempo nella natura con una vegetazione rigogliosa di piante, con la possibilità di:

  • vedere animali, anche rari;
  • compiere un affascinante percorso nella solfatara;
  • godere di un affaccio mozzafiato sul mare. 

Le solfatare di Tor Caldara

Le solfatare sono una delle peculiarità geografiche che maggiormente attira i visitatori della riserva.

Le solfatare sono acque con sostanze minerali e gas che, nelle profondità del terreno, entrano in contatto con il magma di un vulcano quasi completamente raffreddato. In superficie le acque liberano i gas disciolti formando le caratteristiche bollicine e il gorgoglio.

La peculiarità delle solfatare è il famoso odore di uovo marcio. Personalmente non mi infastidisce ma non a tutti piace.

In alcune zone della riserva i composti dello zolfo sono cristallizzati sul suolo e sulle pareti, formando delle incrostazioni di zolfo puro e altri minerali, e originando colorazioni di giallo molto suggestive.

Lo zolfo ha diverse proprietà benefiche per il nostro corpo, ma la riserva di Tor Caldara non è un luogo deputato alle cure termali… Infatti, le esalazioni di zolfo, che hanno tanti benefici da una parte, possono, dall’altra, essere anche potenzialmente pericolose!! 

Ecco allora 4 norme che devi rispettare per accedere alla solfatara di Tor Caldara:

  1. Rimani in piedi e non chinarti o sdraiarti perché la concentrazione di zolfo diminuisce mano a mano che ci si allontana da terra.
  2. Prendi in braccio i bimbi piccoli che sono più bassi e che possono risentire maggiormente degli effetti negativi dello zolfo.
  3. L’acqua di queste solfatare non è potabile e, ovviamente, non può essere portata via. Pensa se tutti lo facessero!
  4. Rimani poco nella zona delle solfatare, soprattutto se non c’è vento. Se è una giornata ventosa, che appunto disperde di più i gas, puoi, invece, sostare più a lungo.

Flora e fauna alla riserva naturale di Tor Caldara

In questo terreno acido a causa delle solfatare, la vegetazione si è adattata meravigliosamente e, appresso a lei, anche la fauna.

Moltissime sono le specie vegetali che puoi osservare:

  • praterie di agrostide,
  • lo zigolo termale (che si trova solo qui e in poche altre fumarole, come ad Ischia),
  • la felce florida.

Qui trovi anche lecci, corbezzoli, alberi di mirto e ben 6 diverse specie di querce tra cui la sughera (famosa perché la corteccia serve per fare i tappi, e non solo).

Una tale eterogeneità di specie vegetali ospita anche diverse varietà di animali. Ad oggi, sono state avvistate 50 specie di uccelli, 15 di mammiferi, 9 di rettili, 5 di anfibi.

Ci sono uccelli sia stanziali che di migrazioni. Ad esempio, qui, sulle pareti delle falesie, nidifica il gruccione, un variopinto uccello sudafricano che ama predare gli insetti che volano sul pelo delle acque sulfuree. Inoltre, nella parte costiera si è assistito alla nascita di tartarughe marine e nel mare antistante sono stati avvistati piccoli gruppi di Smergo minore. Ci sono, infine, diversi progetti di monitoraggio di animali, come moscardini ma anche di insetti nocivi.

A Tor Caldara ci sono anche dei comuni asinelli. Durante i giorni di apertura gli asinelli sono dietro ad un recinto e sono un’attrazione soprattutto per i bambini. Ma negli altri giorni sono liberi di pascolare per la riserva e danno anche loro un bel contributo a tenere pulito il parco brucando l’erba.

Insomma, Tor Caldara custodisce in poco spazio un preziosissimo patrimonio di fauna e flora! 

Primo soccorso per la fauna selvatica

La riserva di Tor Caldara, in collaborazione col Parco Nazionale del Circeo, è anche il punto di riferimento per il primo soccorso per la fauna selvatica ferita. Ognuno di noi, infatti, può portare qui gli animali feriti che trova.

Progetti ed eventi a Tor Caldara

Tor Caldara non è solo una bella oasi di pace dove fare una passeggiata nella natura ma è anche luogo dove partecipare a progetti di educazione ambientale, soprattutto per le scuole, ed eventi con laboratori didattici naturalistici e serate astronomiche.

Accessibilità: come e quando visitare la riserva

L’accesso a Tor Caldara è controllato, ovvero la riserva è aperta giovedì, sabato e domenica ad orari limitati. Ti consiglio sempre di telefonare o controllare prima sul sito. 

Il sentiero centrale è largo e in pianura, e, quindi, di facile accesso per carrozzine e passeggini. 

Da sapere:

  • Non c’è un accesso al mare dalla riserva. Quindi, considera che anche se la spiaggia è lì a pochi passi, non puoi accedervi dalla riserva.
  • Meglio arrivare alla riserva in auto piuttosto che a piedi. Si trova, infatti, sulla Nettunense e non ci sono marciapiedi. Noi venivamo a piedi da Lavinio e non è stato bello percorrere a piedi quel tratto di strada seppur breve.
  • Controlla sul sito gli orari di apertura. Talvolta ci sono chiusure o aperture eccezionali.
  • Le esalazioni di zolfo, dal caratteristico odore di uovo marcio, possono essere pericolose. Anche all’ingresso troverai l’indicazione di tenere i bambini in braccio e non sostare troppo a lungo nell’area della solfatara. 
  • Le esalazioni si depositano sulle rocce, conferendo una colorazione giallo-rossastra. Attenzione che possono macchiare i vestiti se ti appoggi per sbaglio alla roccia!
  • Non puoi accedere alla riserva con i cani.
  • Non puoi entrare con la bicicletta. Va lasciata all’esterno.
  • Sul percorso trovi diversi QR code che ti guidano e spiegano interessanti dettagli sulla riserva, la sua storia, le piante e gli animali.

I miei consigli per una visita serena alla Riserva Tor Caldara

  • Indossa calzature adeguate. Noi siamo andati in ciabatte perché pensavamo ci fosse accesso al mare. Meglio un paio di scarpe da ginnastica. Non servono le scarpe da trekking
  • Indossa vestiti non troppo preziosi perché potresti, per sbaglio, rovinarli.
  • Porta binocolo e macchina fotografica per avvistare animali e fare belle fotografie.

Per saperne di più visita il SITO UFFICIALE.

Guarda anche il video su Tor Caldara.