Il magnifico e imponente Castello di Chambord si trova in Francia, nella Valle della Loira.
E’ una tappa obbligatoria se stai facendo il tour dei castelli della Loira. Le Chateau de Chambord rappresenta un esempio di edificio rinascimentale volto a dare sfoggio dell’abilità architettonica, degli ideali di armonia e del potere dei governanti francesi.
Contenuti
Le Chateau de Chambord: un po’ di storia
Voluto da Francesco I come casino di caccia nella Forêt de Boulogne, l’edificio incarna ambiziose idee architettoniche ispirate, forse, dall’ingegno mai pago di Leonardo da Vinci, che muore poco prima dell’inizio dei lavori, nel 1519.
Una folie de grandeur di Francesco I che lascia il segno nella storia della Valle della Loira. Dopo Francesco I, i lavori continuano con suo figlio Enrico II e poi vengono completati da Luigi XIV.
Tuttavia, Chambord più che tenuta di caccia o residenza privata assume solo un ruolo simbolico con valenza politica, per stupire gli ospiti ed essere così un edificio emblematico del potere francese.
Nel corso dei secoli Chambord viene, infatti, abitato molto poco e nel 1930 viene, infine, acquistato dallo stato francese.
Come prepararsi alla visita al castello
Per comprendere questo castello, ti consiglio di seguire il racconto che si trova nella sala audiovisiva al piano terra.
E’ una sala piena di schermi con audio in francese, ma i sottotitoli sono anche in altre lingue, tra cui l’italiano. Vedere i video ti aiuta a goderti meglio quello che andrai a vedere successivamente.
Non un castello qualsiasi: la struttura di Chambord
L’edificio, costruito con simmetrie e asimmetrie geometriche, è strutturato volutamente per perdersi al suo interno.
Un affollato intreccio di guglie, torrette, timpani scolpiti e cupole sovrastano un complesso centrale il cui nucleo è uno scalone d’onore a doppia elica.
Si tratta di due rampe di scale, di evidente ispirazione leonardesca, che si snodano intrecciandosi tra loro, con la precisa volontà che le persone che le percorrono in contemporanea si vedano e non si vedano, inseguendosi con lo sguardo senza incrociarsi mai.
Davvero sbalorditivo.
Castello di Chambord. Interno
Nei vari piani dell’edificio puoi ammirare camere da letto reali, sale di ricevimento, cucine, persino un teatro.
Particolarmente interessante la parte adibita a museo del conte di Chambord, Enrico di Borbone, sfortunato pretendente al trono di Francia nel XIX secolo. Divenuto proprietario del castello e dei suoi terreni, per una sottoscrizione nazionale lanciata alla sua nascita, si dedicò a questi luoghi per conservarli come patrimonio storico, restaurandoli, arricchendoli e aprendoli ai visitatori nel 1821.
Puoi trovare anche una mostra permanente dove viene raccontato come a Chambord e in altri castelli e fortezze vennero conservate le opere dei musei durante la seconda guerra mondiale.
Histopad
Per visitare il castello è possibile anche noleggiare un tablet Histopad come ad Avignone e Amboise.
I giardini di Chambord (castello)
Meravigliosi i giardini alla francese che puoi contemplare anche dall’alto delle terrazze. Sono stati restaurati tra il 2016 e il 2017 e realizzati secondo le linee simmetriche dei giardini del XVIII secolo.
Il parco
Per visitare il parco di Chambord, un tempo sconfinata riserva di caccia, puoi affittare biciclette, rosalies (risciò) e golfettes (golf cart elettrici).
Noi abbiamo optato per le macchine elettriche, che non sono economiche ma sicuramente ci hanno regalato un momento di svago alternativo e un poco di riposo dopo tanto camminare.
Il percorso è predefinito e ti regala bellissime vedute del castello.
Quando siamo andati noi, nel parco c’era l’esposizione di una mostra fotografica con belle immagini degli atleti paralimpici.
Un parco curato, non c’è da dire, ma “freddo”. Non ha la personalità giocosa dei giardini di Villandry o quella sauvage di Clos-Lucé.
Il vino Chambord
Gli archivi attestano che prima ancora della costruzione del castello, su questi terreni si trovavano dei vigneti.
Francesco I, quando costruisce Chambord, importa anche 80.000 viti della Borgogna, vitigno ritenuto all’origine del vitigno Romorantin.
Così nel 2015, in vista della celebrazione dei 500 anni della tenuta nel 2019, questo stesso vitigno è stato ripiantato su un terreno di 14 ettari nelle vicinanze del castello, a Ormetrou.
I vini Chambord sono certificati biologici, senza l’aggiunta di lieviti artificiali.
Chateau Chambord: dove mangiare
Puoi trovare diversi ristoranti, chioschi, negozi di prodotti tipici e vini oppure fare un pic-nic sui tavoli vicini al parcheggio.
Castello della Loira Chambord: orari e tariffe biglietti
Vista l’alta affluenza di turisti a Chambord noi abbiamo preferito acquistare i biglietti online sul sito ufficiale del castello prima di partire: Qui. E’ possibile, tuttavia, acquistarli anche in loco.
Qui i dettagli sugli orari e le tariffe.
Dove dormire?
Per chi vuole trascorre più tempo a Chambord c’è la possibilità di soggiornare ne Le Relais de Chambord, un albergo esclusivo situato proprio davanti al castello.
Emozioni dal Castello di Chambord
Quello che mi ha lasciato Chambord è stupore dinanzi all’abilità degli architetti, ma sconcerto dinanzi alla freddezza di un luogo poco vissuto e mostrato solo come gelido emblema di potere.
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