Giornata sul colle Aventino: cosa vedere?
L’Aventino è uno dei 7 colli di Roma e mi piace perché dalla “cima” si gode di una vista magnifica, che spazia dal Tevere, che scorre ai suoi piedi tranquillo e biondo, al nostro amato cupolone. Non a caso da qui i turisti fanno sempre molte foto!
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Aventino: cosa vedere? Prima un po’ di storia!
L’Aventino è un colle che rimane un po’ marginale rispetto agli altri. Un colle “periferico”, potremmo dire, che ha una forma a trapezio. Eppure gode di una posizione unica.
Te la ricordi la storia di Romolo e Remo? Remo scelse l’Aventino come punto per osservare gli uccelli e decidere il luogo della fondazione di Roma, mentre Romolo scelse il Palatino. Di avvoltoi ne ha visti di più Romolo sul Palatino (il doppio) che Remo sull’Aventino. Com’è finita, lo sappiamo!
In epoca repubblicana l’Aventino era il colle dei plebei (magari per colpa della storia di Remo!). Mentre in epoca imperiale questo bel colle soleggiato, in una zona residenziale ma non troppo lontana dal centro venne inevitabilmente “acchiappato” dalle famiglie della Roma bene che qui stabilirono le loro residenze. E ti credo! E anche oggi è rimasta una zona residenziale un po’ elegante.
Trattandosi di una zona al margine della città, su questo colle sono stati ospitati nei secoli i culti “stranieri”, tanto che ci sono ben 3 mitrei e dove sta ora Santa Sabina c’era un tempio di Iside.
La cosa che mi piace è che nel Medioevo questo colle, che poteva sembrare “scomodo” e marginale, si rivela invece molto utile vista la situazione un po’ agitata della città, tanto che prima i Crescenzi (X secolo), poi i Savelli nel XIII secolo ci stabiliscono una residenza fortificata. Ed esiste ancora! Vedi le mura appena arrivi: sono quelle che oggi fanno da “recinto” al Giardino degli Aranci.
Di queste mura mi piacciono tanto i mattoncini: sono i famosi “tufelli”, che nel Medioevo hanno sostituito i laterizi in tante costruzioni.
A spasso sull’Aventino “grande”: la passeggiata dal Circo Massimo
La passeggiata inizia da Clivio dei Publicii, che sale costeggiando il Roseto Comunale e che poi diventa via di Santa Sabina, e termina a Piazza dei Cavalieri di Malta. Non ci sono bivi, per cui è davvero semplice orientarsi.
Dopo una breve salita, durante la quale si può buttare l’occhio al Roseto Comunale per vedere a che punto sono le fioriture, si arriva finalmente alla prima tappa! Io adoro il roseto comunale e ci vado sempre in primavera. Un posto meraviglioso dove fare anche una semplice passeggiata.
Giardino degli Aranci e Rocca Savella (dei Savelli)
Al Giardino degli Aranci trovi sempre molta gente e non è un caso: è una delle più belle terrazze su Roma e sul Tevere. Per entrare, venendo da via di Santa Sabina, devi camminare fino alla piazzetta di Santa Sabina (che in realtà si chiama piazza Pietro d’Illiria), la prima basilica che trovi salendo dal Roseto Comunale. Qui trovi la Fontana del Mascherone, molto bella.
Il Giardino degli Aranci si chiama così perché al suo interno sono piantati… aranci! E come mai tanti aranci a Roma? Il giardino prima era l’orto dei domenicani di Santa Sabina. Si dice che San Domenico predicasse a Santa Sabina vicino a un arancio, che tra l’altro si vede da un foro aperto nel muro del portico della chiesa (anche se è meno famoso dell’altro “buco” di cui ti dirò dopo, vale la pena dare una sbirciata!). Ecco perché trovi questi alberi!!
Qui vengono a fare il servizio fotografico molti degli sposi che decidono di convolare a nozze in una delle chiese dell’Aventino e tante coppie che, magari, stanno trascorrendo una vacanza romantica in città.
Oggi gli aranci sono malati di fumaggine e molti rami sono secchi. Un gran peccato! Però passeggiare nel Giardino è sempre molto piacevole, e se hai l’occhio allenato puoi ammirare la struttura interna delle torri perimetrali.
Le chiese dell’Aventino: cosa vedere tra Medioevo e fine Ottocento
Specifico ora una cosa: in questo articolo ti parlo dell’Aventino, ma c’è anche l’Aventino Piccolo, su cui tornerò un’altra volta. Molto carino, è però meno facile da visitare in passeggiata perché più urbanizzato.
Sull’Aventino trovi:
- la basilica di Santa Sabina, fondata nel V secolo (mamma mia!)
- la basilica dei Ss. Bonifacio e Alessio (prima solo S. Bonifacio nel III-IV secolo, Alessio viene “aggiunto” nel X secolo)
- Sant’Anselmo, costruita in stile neo-romanico dai Benedettini tra il 1892 e il 1900
Ora, trovi guide più valide di me, ma alcune curiosità voglio dirtele 🙂
A Santa Sabina mi piace ammirare le “finestre” di una volta, realizzate con l’alabastro, quella magnifica pietra che, tagliata sottile, lascia passare la luce. Nella sua semplicità, la basilica rende l’idea di quella che era una chiesa nel V secolo.
Ai Ss. Bonifacio e Alessio trovi tanti pezzi di storia. Una delle cose che mi ha più colpito è la cappella della Madonna dell’intercessione, dove si trova un’icona che la tradizione vorrebbe venerata da S. Alessio.
Quando entro in una chiesa guardo, sì, l’insieme, ma poi cerco i dettagli. Ad esempio, sul pavimento di Santa Sabina e dei Ss. Bonifacio e Alessio trovi tante lastre funerarie, alcune delle quali molto belle. Lungo le pareti di S. Sabina vedi anche delle colonne che sembrano “sprofondare” nel pavimento: sono la testimonianza di un livello preesistente. Ecco, piccoli dettagli che raccontano di quanta storia c’è dietro a ogni edificio in questa città 😀
L’Aventino e la serratura misteriosa
Camminando fino alla piazza dei Cavalieri di Malta vedrai sicuramente questa scena (a meno che non ci siano pizza o gelato gratis nelle vicinanze 😉 ): tante persone in fila che aspettano pazientemente di arrivare davanti a un portone… chiuso! Ma cosa fanno???
Tutto ok: aspettano solo di poter vedere da un buco della serratura la Cupola di San Pietro 🙂
Una cosa carina che almeno una volta nella vita va fatta!
Dove mangiare sull’Aventino
Mamma mia, dopo la salita viene proprio sete (qualche “nasone” puoi trovarlo a disposizione) e un certo languorino… Tanto che io ho subito individuato un bar molto carino vicino Sant’Anselmo! Un punto ristoro che fa sempre piacere trovare in queste occasioni 😉
Dove sposarsi a Roma? Le chiese dell’Aventino
Ora, molti sposi quando devono scegliere la chiesa non hanno dubbi: all’Aracoeli! Ci si è sposato Totti… Ma Roma offre davvero una grande varietà di chiese, alle quali ciascuno è legato per motivi diversi. Magari è la chiesa di quartiere, quella in cui ti portava spesso il nonno ecc.
L’Aventino e le sue chiese offrono tre contesti molto diversi:
- la basilica paleocristiana di Santa Sabina, luminosa ed essenziale, è legata a un ordine religioso storico e profondo
- la basilica dei Santi Bonifacio e Alessio, la più antica del colle, è frutto di ricostruzioni che vanno dal XIII (guarda il campanile!) al XIX secolo
- Sant’Anselmo è la più recente delle chiese (fine XIX) ma è molto gettonata per le sue linee pulite
Per info su Santa Sabina, ti segnalo la foto qui sotto.
Cosa vedere intorno all’Aventino
Quando arriva la stagione, puoi abbinare questa passeggiata alla visita al Roseto Comunale 🙂
Dopo aver visitato l’Aventino (una passeggiata “faticosetta”, in salita), puoi anche tornare verso il Circo Massimo, dove puoi goderti la Circo Massimo Experience, una vista virtuale decisamente emozionante. Io ci sono stata qualche anno fa in occasione di un compleanno un po’ originale. Molto carino!
Prima, però, quando torni indietro piega a destra per via di Sant’Albero Magno, poi continua fino a quando non arrivi alla piazzetta di Santa Prisca, dove trovi la chiesetta. Sotto la chiesetta si trova uno dei mitrei dell’Aventino.
Se preferisci continuare a camminare, puoi dirigerti verso S. Maria in Cosmedin, dove trovi la famosa “Bocca della Verità”, e poi risalire, lungo via del Teatro di Marcello, verso Piazza Venezia.
Buona passeggiata!
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