Una cittadina incantevole da visitare vicino Roma? Ti consiglio Anagni, in provincia di Frosinone, conosciuta anche come la Città dei Papi.
Il comune di Anagni si trova in Ciociaria, a un’oretta di macchina da Roma. La distanza tra i due centri è di circa 72 Km. Qui le indicazioni per arrivarci.
Un tempo è stata una città molto importante:
- ha dato i natali a 4 papi: Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII;
- è stata sede papale (tanto che puoi vedere ancora il Palazzo di Bonifacio VIII).
Contenuti
Lo schiaffo di Anagni: una storia antica
Il nome di Anagni è legato all’episodio noto come Lo Schiaffo di Anagni. Lo abbiamo studiato a scuola, ne parla Dante nel XX canto del Purgatorio e, per i cinofili, en passant lo tira fuori anche De Sica in Compagni di Scuola 🙂
Veniamo a cosa è successo.
E’ il 7 settembre 1303. Siamo in un’epoca in cui il papato ha un ruolo anche politico e si trova coinvolto anche in dinamiche “terrene”. A ricevere l’oltraggioso insulto di uno schiaffo è papa Bonifacio VIII. L’autore dello schiaffo è Sciarra Colonna. Alcuni ritengono che più che uno schiaffo fisco sia stato uno schiaffo morale. Ma su questo ci sono varie teorie e leggende.
Ritorniamo ai fatti.
Il papa sta per scomunicare il re di Francia Filippo il Bello che, a sua volta, lo ha accusato di reati molto gravi. Quindi, nel fatidico settembre del 1303, due emissari francesi – Giacomo Colonna detto Sciarra e Guglielmo di Nogaret – supportati da un piccolo esercito e aiutati da alcuni anagnini traditori, entrano nella cittadina laziale dove risiede il papa e, dopo aver compiuto alcuni saccheggi, sequestrano Bonifacio VIII e lo sottopongono a varie angherie e privazioni.
Si racconta che Sciarra Colonna, dopo aver schiaffeggiato il Papa, volesse ucciderlo per vendicarsi della distruzione di Palestrina, e che fu Guglielmo di Nogaret a fermarlo.
Un atto considerato talmente grave che Dante, pur essendo acerrimo avversario di Bonifacio VIII, tanto da collocarlo all’inferno, ne parla con severità nel XX Canto del Purgatorio:
Perché men paia il mal futuro e ‘l fatto
veggio in Alagna entrar lo fiordaliso
e nel vicario suo Cristo esser catto.
Dopo tre giorni di reclusione del papa, gli anagnini insorgono contro i francesi e lo liberano. Bonifacio VIII scappa a Roma ma, dopo un mese, muore. I Colonna, allora, si riprendono tutti i loro privilegi e Filippo il Bello, oltre ad affermare l’autonomia dello stato sul papato, sposta la sede papale ad Avignone.
Cosa vedere ad Anagni
Anagni è una cittadina deliziosa dove passeggiare in tranquillità e visitare diversi luoghi d’interesse.
La Cattedrale di Anagni, il Museo e la Cripta
La cattedrale di Santa Maria, costruita in stile romanico emiliano-lombardo, ha una possente facciata in pietra tartara e risale all’XI secolo. All’interno puoi passeggiare su un meraviglioso pavimento cosmatesco del 1200, chiamato così perché realizzato dai Cosmati, famosi marmorari romani.
Con un unico biglietto, che puoi prenotare qui, puoi accedere al Museo e alla cripta di San Magno.
Visitando il museo ho scoperto l’origine del modo di dire “avere voce in capitolo” che significa “esprimere un’opinione”. Questa espressione nasce proprio dal capitolo, cioè dalla sala Capitolare (come quella presente ad Anagni), dove si leggevano passi delle scritture o della regola, e dove i canonici di una chiesa avevano facoltà di parlare e deliberare.
La cripta della cattedrale, dedicata a San Magno, è decorata con un apparato pittorico così sorprendente da essere chiamata la Cappella Sistina del Duecento.
Un ambiente a tre navate e tre absidi custodisce uno dei cicli pittorici più importanti dell’Occidente Medievale, illustrando la storia della Salvezza dell’uomo, dalla sua creazione fino alla fine dei tempi.
Un ciclo di affreschi meraviglioso, che va osservato nei minimi dettagli. Non te lo devi assolutamente perdere!
Palazzo Comunale o Palazzo della Ragione
Palazzo di Bonifacio VIII
Luogo del famoso “schiaffo”, questo imponente palazzo ha ospitato nel corso dei secoli papi e re. Nel XVIII secolo è stato acquistato dall’Opera delle Suore Cistercensi della Carità che lo hanno annesso alla loro Casa Madre settecentesca. Attualmente è una struttura, sempre gestita dalle suore, che comprende il Museo “Palazzo Bonifacio VIII”.
E’ possibile visitare con un biglietto molto economico questo bellissimo palazzo ricco di storia. Ci sono sale affrescate che vale la pena visitare anche con la guida. La struttura ospita anche una foresteria per i pellegrini e una scuola materna.
Un anno ho visitato questo palazzo il giorno del mio compleanno e una suora mi ha regalato uno dei rosari fatti da loro che vendono nello shop.
Qui per info e biglietti.
Anagni cosa vedere di meno noto: San’Andrea e Casa Barnekow
Tutto qui? Cos’altro vedere ad Anagni per svagarsi
Goditi anche una passeggiata dove puoi ammirare incantevoli scorci, viottoli e tante biciclette decorative.
Puoi anche vedere delle bottiglie di plastica agli angoli della strada. Perché? Ce lo ha spiegato una signora dalla finestra… per evitare che i cani facciano pipì!
Piatti tipici e dove mangiare ad Anagni
Un piatto famoso di Anagni è il Timballo di Bonifacio VIII. Un timballo di pasta, con fettuccine all’uovo, ripassate nel burro, condite con carne e ricoperte di prosciutto che puoi gustare al Ristorante del Gallo (Via Vittorio Emanuele, 164).
Qui trovi la ricetta completa,
Ti consiglio anche il Forno dei Papi (Via degli Arci 7), un forno tradizionale, dove trovi un’abbondantissima scelta tra biscotti, dolci, pane, pizza e il panpepato. Si racconta che le pizzette della signora Anna di questo forno fossero particolarmente amate dagli studenti della scuola.
In questa zona potrai gustare anche il Vino Cesanese, prodotto dai vitigni autoctoni laziali a bacca scura coltivati nella zona della Valle del fiume Sacco e compresa tra i Monti Ernici e i Monti Lepini.
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