Dopo il record di visitatori registrato a Palazzo Reale di Milano, la mostra Munch: il grido interiore arriva a Roma a Palazzo Bonaparte, dall’11 febbraio al 2 giugno 2025.

Una retrospettiva dedicata ad Edvard Munch, l’artista norvegese che scandalizzò il mondo a partire dalla fine dell’800 con opere trasgressive cariche di un’emotività profondamente combattuta. 

La mostra, inaugurata dal Presidente della Repubblica Mattarella e dalla Regina Sonja di Norvegia, celebra Munch con oltre 100 opere prestate dal Munch Museum di Oslo e che ne tracciano l’intero percorso artistico. 

Sono opere che nascono attraverso un processo creativo fatto di blocchi di colore e prospettive discordanti, ricordi di emozioni, memorie rielaborate dalla coscienza, per dare vita a temi ricorrenti esplorati attraverso diverse modalità espressive, che vanno dalla pittura alla stampa, passando per la litografia.

Edvard Munch Rosso e bianco 1899–1900,
Olio su tela, 93,5×129,5 cm
Photo © Munchmuseet

Tra le creazioni esposte c’è anche lei, L’urlo, un’opera tematica di cui esistono diverse versioni, diventata iconica per i furti subiti, l’utilizzo pubblicitario, le rivisitazioni di Andy Warhol, i film, i cartoni animati e che ha persino la sua famosissima emoji.

La frase da non perdere tratta dai suoi quaderni:

La verità è che vediamo con occhi diversi in momenti diversi. Al mattino non vedremo allo stesso modo che alla sera.
Il modo di vedere dipende anche dallo stato d’animo.
E’ per questo che un soggetto può essere visto in svariati modi ed è ciò che rende l’arte interessante.

e. Munch

Le sezioni della mostra di Munch a Palazzo Bonaparte

Prima sezione – Allenare l’occhio

Viene mostrato chiaramente, attraverso le opere, il passaggio dalla formazione artistica di carattere accademico, della gioventù, alle tecniche inventive capaci di esprimere ricordi ed emozioni.

Seconda sezione – Quando i corpi si incontrano e si separano

Qui emerge soprattutto quella che lui definisce la “grandiosità della sessualità’” con un incontro-scontro, talvolta misogino, tra i sessi.

Terza sezione – Fantasmi

Mostra tutta l’agonia che provocano la vista della malattia e della morte.

Quarta sezione – Munch in Italia

Un poco conosciuto debito artistico di Munch all’Italia.

Quinta sezione – L’universo invisibile

La personale cosmologia di Munch, con energie invisibili che interagiscono col mondo visibile

Sesta sezione – Di fronte allo specchio (Autoritratto)

Come l’artista si vede, esplorando l’espressione, la postura e i piani di luce e ombra.

Settima sezione – L’eredità di Munch

Una ricerca espressiva che costituisce la premessa per la nascita della Avanguardie del XX secolo.

In conclusione, una mostra che traccia l’intero percorso artistico di Munch, mostrando il vuoto della perdita,  la spossatezza della malinconia, la sensualità e il dissidio dell’amore, in una percezione del mondo profondamente filtrata dalle emozioni.

Ed è così che nella penombra dell’esposizione hai la possibilità di partecipare, in silenzio, al suo grido interiore.

Info utili

Come arrivare

Palazzo Bonaparte si trova a Piazza Venezia 5, ROMA.

Per maggiori indicazioni puoi visitare il sito.

Orari e Biglietti

INGRESSO:
Da lunedì a giovedì 9.00 – 19.30
Venerdì, sabato e domenica 9.00 – 21.00

NB: La biglietteria e l’ingresso chiudono un’ora prima.

Festività e aperture straordinarie

14, 15, 21, 22 e 28 febbraio: 9.00 – 23.00

1 marzo 9.00 – 23.00

Dal 18 aprile fino al 27 aprile 9.00 – 21.00

Dal 1° maggio fino al 4 maggio 9.00 – 21.00

Dal 30 maggio fino al 1° giugno 9.00 – 23.00

Lunedì 2 giugno 13.00 – 00.00

Puoi acquistare il biglietto presso la biglietteria oppure online.