Un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile, si celebra, dal 1970, l’Earth Day ovvero la Giornata Mondiale della Terra.
Un evento mondiale istituito per ricordarci che le risorse naturali non sono infinite e che, quindi, vanno usate bene e custodite.
Come nasce l’EarthDay
L’earth day nasce inizialmente come movimento universitario per informare ed educare. Poi si è evoluto in senso più ampio per ricordare, approfondire e trovare soluzioni adeguate a tutte le problematiche del pianeta:
- esaurimento delle risorse non rinnovabili,
- inquinamento di aria, acqua e suolo,
- distruzione degli ecosistemi,
- scomparsa di piante e specie animali.
I primi a desiderare questa giornata furono gli americani, in particolare il senatore Nelson che, nel 1962, diede il via ad alcuni “teach-in” sulle questioni ambientali, arrivando a coinvolgere anche esponenti del mondo politico come Robert Kennedy.
“Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto a un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”.
Nelson
Il disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California, nel 1969, fu l’evento scatenante che portò all’istituzione di questa giornata. In questi anni, anche grazie all’ampia cassa di risonanza mediatica, c’è stata una sensibilizzazione e partecipazione sempre più ampia alle questioni ambientali. Anche sui social sono sempre più le persone attente alle tematiche di salvaguardia del nostro pianeta.
Il Villaggio per la Terra
A Roma, tra le varie iniziative per l’Earth day, nel weekend antecedente la giornata, viene costruito da alcuni anni, nella splendida cornice del galoppatoio di Villa Borghese, il Villaggio per la terra. Una manifestazione che vuole promuovere attraverso attività sportive, culturali, artistiche, incontri, laboratori, mostre ed eventi, una sensibilità civile ed ambientale.
Particolare attenzione viene data, attraverso 17 piazze multimediali, ai singoli obiettivi dell’Agenda 2030.
Tanti stand per approfondire le tematiche di salvaguardia della terra in tutte le sue sfumature e potenzialità. Dalla gestione delle attività sismiche, alla tutela della biodiversità, passando per la salvaguardia delle acque. Con un’attenzione anche all’attività sportiva e tanto tanto altro.
Tra gli stand che mi hanno affascinata di più quelli di “Medicina a servizio del Pianeta” realizzati dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Temi: prevenzione, biologia molecolare, medicina di precisione e innovazione e one health (ovvero il legame indissolubile tra salute umana, animale e ecosistema).
Particolarmente istruttive per me le spiegazioni sull’utilizzo delle piante nelle loro potenzialità curative. Mi hanno insegnato a fare un gel igienizzante per le mani, e spiegato tante altre cose per usare al meglio le mie piante aromatiche. Ad esempio facendo una tisana homemade o oli essenziali.
Earth day, la giornata mondiale della terra dedicata a conoscere meglio il mondo che ci circonda e compiere piccoli gesti sostenibili per salvaguardarlo. Facili come bere un bicchiere d’acqua senza sprecarlo.
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