Dei dolcetti che amo moltissimo sono gli Amaretti di Sassello. Sono dolci al punto giusto, senza essere mai stucchevoli. Sono senza glutine e sono fatti con le mandorle, che io adoro e userei ovunque! A dirla tutta sarei capace di finire una confezione intera tutta da sola… meno male che ho 7 figli a farmi concorrenza 🙂

Amaretti di Sassello: gli ingredienti magici dei dolcetti senza glutine!

Ma cosa avranno mai di così speciale questi amaretti? Forse gli ingredienti? Si!! Sono dei dolci di pasticceria a base di zucchero, mandorle dolci, armelline, albume e, volendo, aromi.

Le armelline sono le mandorle dell’albicocca, quelle che stanno dentro al nocciolo. Hanno un sapore amarognolo che è quello che contraddistingue gli amaretti liguri. Vista la loro potenziale tossicità (ma solo a dosi elevate), le armelline si utilizzano solo per aromatizzare, mai come ingrediente principale.

Fatto sta che quel tocco di armellina negli amaretti è musica.

Ahimè, queste mandorle speciali non sono facilissime da trovare nei comuni negozi… Prova a cercarle, e se non riesci a venirne a capo non disperare: puoi ordinarle su Amazon a questo link ARMELLINE.

Torniamo agli amaretti tipici del savonese: sono morbidi dolcetti a forma di semisfera, ovvero piatti alla base e tondi nella parte superiore. L’interno è morbido e appena umido, mentre la superficie è croccante e leggermente screpolata: che bel contrasto!

Fin dal XIX secolo, sono prodotti a Sassello, in provincia di Savona, un delizioso paese incastonato tra le montagne e a mezz’ora di macchina dal mare. Se ti capita di andarci, non dimenticare di fare una visita alle pasticcerie che producono amaretti: la Sassellese, Amaretti Virginia, Baratti e Milano… trovi l’elenco completo delle fabbriche di amaretti sul sito del Comune!

Per darti meglio un’idea di quanto siano invitanti, ti rimando al breve video qui sotto 😉

La storia degli amaretti liguri

Gli amaretti furono inventati nel 1860 dalla signora Gertrude che aveva una piccola osteria a Sassello. Era in cerca del nome da dare ai suoi dolci, quando uno dei suoi clienti, che fumava il sigaro “Virginia”, propose questo anche per gli amaretti: amaretti Virginia!

Gli amaretti Virginia divennero, in breve, famosi in tutto il mondo, vinsero diversi premi e furono presto imitati da altri produttori. Tanto che Pietro Rossi, figlio di Gertrude, ne fece proteggere il marchio.

Con l’avanzare del progresso tecnologico la produzione degli amaretti divenne sempre più affinata, senza tuttavia far perdere agli amaretti la loro identità originale.

Quando sono stata a Sassello, la strada principale era piena di negozi e pasticcerie che li vendevano, difficile scegliere dove acquistarli… 

Scegliendo di acquistare un prodotto tipico come questi amaretti morbidi, scegli di tutelare la ricchezza del patrimonio gastronomico italiano 🙂

Se hai voglia di questi fantastici amaretti ma non pensi di andare a Sassello nei prossimi mesi, puoi anche farti arrivare comodamente a casa gli amaretti morbidi prodotti in una delle pasticcerie storiche di Sassello, sono anche un ottimo regalo per Natale e un presente sempre gradito in ogni occasione. Li trovi su Amazon a questo link: AMARETTI LIGURI.

Oggi gli amaretti di Sassello vengono prodotti da una manciata di aziende dolciarie che occupano alcune centinaia di addetti ed esportano in tutto il mondo, portando all’estero anche il nome del luogo di produzione.

Un’economia rilevante, tanto più in una zona “decentrata” che a fronte di qualche curva in più regala paesaggi, profumi e sapori ineguagliabili. Come gli amaretti 🙂

Artusi

Sapevi che anche il mitico Artusi (ho il suo libro sempre in cucina con me!) parla degli amaretti?

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